Il SILB-FIPE esprime vicinanza al Room26 e lancia un appello al Governo: “Basta violenza nei locali, servono interventi urgenti”
Roma, 10 aprile 2025 – Il SILB-FIPE, l’Associazione Italiana Imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, aderente a FIPE-Confcommercio, esprime la propria solidarietà al locale Room26, storico locale romano, costretto ad autosospendere la propria attività in seguito a episodi di violenza, al fine di evitare conseguenze negative quali la sospensione o la revoca della licenza.
Fenomeni simili, sempre più frequenti ed alimentati dalla presenza di soggetti violenti e spesso fuori controllo, stanno infatti costringendo molti esercenti ad autosospendersi, per ragioni non organizzative, ma per tutelare i propri dipendenti e il futuro stesso del locale.
“Il caso del Room26 non è isolato – spiega Maurizio Pasca, Presidente SILB-FIPE – sono sempre più numerosi i gestori che decidono di chiudere temporaneamente le proprie attività per evitare di incorrere in provvedimenti come la sospensione della licenza tramite l’art. 100 del TULPS. Una misura che, seppur legittima, finisce per colpire duramente l’intero comparto, mettendo a rischio il lavoro di centinaia di persone, senza che vi siano reali responsabilità imputabili agli esercenti. Siamo profondamente preoccupati da questa escalation di violenza – continua Pasca – e non possiamo più restare a guardare. I locali sono sempre più spesso vittime, non causa, di questi episodi. È inaccettabile che imprenditori e lavoratori debbano scegliere di restare chiusi per paura di vedersi sospendere la propria licenza, quando nessuna colpa può essere attribuita a chi gestisce con responsabilità queste attività. Chiediamo al Governo un intervento deciso. È il momento di agire, con misure concrete e strumenti normativi e operativi, per impedire che simili fatti si ripetano”.
Il SILB-FIPE invita quindi le istituzioni ad avviare un tavolo di confronto urgente, per mettere in campo misure concrete che tutelino la sicurezza dei locali, la dignità di chi vi lavora e la serenità del pubblico che li frequenta. La legalità e la sicurezza devono essere garantite, ma senza criminalizzare un intero settore che rappresenta un importante motore economico, sociale e culturale del Paese.
Nota stampa| CS_SILB stop alla violenza